martedì 2 aprile 2013

IL PERCHE' DELLE RADICI



Entrando nel mio studio si fa un salto nel passato.
I locali sono ricavati da un laboratorio di paese,  risalente agli anni 60, a cui sono state fatte ben poche modifiche. C’è un grande tavolo color noce con sedie dalla spalliera alta foderata  di rosso,  i libri sono dentro la tipica credenza a vetrinetta  che vi ricorda tanto la sala di vostra nonna.
In un angolo una macchina da cucire in ferro con pedale ed una radio con giradischi anni 40.
Basta chiudere gli occhi, sedersi sulla poltrona e sembra già di sentire Anna Magnani che canta “O ‘surdato ‘nnammurat”. 




Chiudi gli occhi ed ascolta





Un tuffo nel passato.
Che cos’è la psicoterapia se non questo?
Un tuffo nel nostro passato, nel passato di chi ci ha ci ha dato la vita, dei nostri nonni , delle generazioni che ci hanno preceduto dando una precisa direzione alla nostra esistenza.
Come ero da piccolo? Che cosa mi faceva arrabbiare? Come sono cresciuto e poi arrivato qui, nella stanza del mio terapeuta?

Le radici rappressentano quindi la nostra origine prima, ma occorre anche spiegare il significato di radicamento come grounding: un punto chiave dello psicoterapeuta corporeo.
Il concetto di grounding è stato sviluppato da Alexander Lowen per indicare la messa a terra dell’individuo, ossia il suo collegamento energetico con la terra.
Dalle sue parole:  
“Noi esseri umani siamo come alberi: radicati al suolo con un’estremità, protesi verso il cielo con l’altra, e tanto più possiamo protenderci quanto più forti sono le nostre radici terrene.  Se sradichiamo un albero, le foglie muoiono; se sradichiamo una persona, la sua spiritualità diventa un’astrazione senza vita. Quando diciamo che qualcuno è grounded o che ha i piedi ben piantati a terra,  intendiamo dire che sa chi è e dov’è. Ci riferiamo al suo legame con le realtà basilari della vita: il corpo, la sessualità, le persone con le quali egli è in rapporto. Si è legati a queste realtà nella misura in cui lo si è alla terra. “ 
In una psicoterapia corporea diventa necessario sperimentare il radicamento e gli esercizi per affondare al meglio le nostre radici.
“Il problema della sicurezza emozionale non può essere scisso dalla questione della sicurezza fisica della deambulazione.  E’ una verità ovvia che una casa è tanto più solida quanto più sono solide le sue fondamenta”
Con il termine radicamento ci si riferisce all’insieme di forza viscerale, psichica e muscolare sotteso alle posture del nostro corpo.  
Il grounding è un processo molto più complesso dello stare in piedi.
Nella psicoterapia biosistemica  si parla di radicamento verticale quando ci si riferisce a tutto ciò che riguarda il fare, di radicamento interno per ciò che concerne il sentire e di radicamento simbolico per il pensare.

Per chi vuole approfondire l’argomento consiglio la lettura del libro “La spiritualità del corpo” di Alexander Lowen (1990, Edizioni Astrolabio), dal quale traggo queste parole:

“ E’ più giusto definire l’uomo moderno come un individuo che ‘vola alto e veloce’. E’ arduo rallentare il passo quando il mondo ci corre accanto. E’ difficile essere grounded quando la cultura stessa non lo è, quando nega la realtà e favorisce l’illusione che il successo rappresenti un superiore stato dell’essere e che la gente di successo viva una vita più ricca ed appagante. Nondimeno i veri valori della vita sono ‘terragni’: la salute, la benevolenza, il piacere, l’amore. Ma hanno senso solo se abbiamo i piedi saldamente piantati a terra.”

Esempi di esercizi per favorire il grounding 





1 commento:

  1. buongiorno dottoressa. complimenti per il bellissimo e interessante blog!fa venire voglia di approfondire e lavorare su di sè...

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