Cari lettori,
per passare un'oretta spensierata
vi invito a vedere (o rivedere) il film di "Ma che colpa abbiamo noi" (Carlo Verdone, 2003)
Al seguente link potete trovare la spassosa scena iniziale:
http://www.youtube.com/watch?v=87pyPyG8eeI
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera, un mistero collegato al film.
Alla realizzazione della sceneggiatura ha collaborato un vero
psicoanalista (indicato nei titoli di coda).
Alcuni dei personaggi del
film corrispondono a reali casi clinici, così come alcuni spunti sono
ripresi da fatti o eventi reali.
Uno di questi casi fu lo spunto per un evento molto singolare.
Lo psicanalista che collaborava con Verdone, si era ispirato ad un proprio paziente, omettendo ovviamente qualsiasi particolare lo rendesse riconoscibile.
Quando Verdone e gli altri autori gli diedero la sceneggiatura per una lettura ed eventuale revisione finale, si rese conto che gli sceneggiatori avevano messo al personaggio il nome, il soprannome con cui veniva chiamato in famiglia, l'età e molte situazioni personali che erano esattamente identici al caso reale a cui lui si era ispirato.
Quelle caratteristiche del personaggio dovettero essere riscritte con urgenza, perchè la persona in questione avrebbe potutto benissimo ipotizzare (e denunciare) che lo psicanalista in questione, il suo, aveva reso di dominio pubblico la sua vicenda.
Lo psicanalista collaboratore non seppe mai spiegarsi come accadde, anche perchè gli sceneggiatori avevano operato sulla base esclusiva della propria ideazione, ed era impossibile che conoscessero la persona in questione, e, tanto meno, che citassero volontariamente dati conosciuti e così riservati.
I particolari in questione erano però molti, e questo fece pensare allo psicanalista, di estrazione junghiana, che Carlo Verdone doveva avere un "profondo contatto con l'inconscio collettivo", come solo ad alcuni grandi artisti sembra accadere.
Un'altra curiosità:
Il titolo del film richiama quello di una canzone dei "The Rockers" del 1966.
http://www.youtube.com/watch?v=6oL38QHAJOY
Buona visione e ... buona primavera!
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